Quirinale, la fontana dei Dioscuri
Erroneamente attribuiti a Fidia e Prassitele e originariamente situati all’ingresso del Tempio del Sole, i due Dioscuri presenti nella piazza del Quirinale, furono trasferiti verso il 1588 nella sede attuale da Domenico Fontana per volontà di Sisto V. L’architetto li posizionò a breve distanza uno dall’altro insieme ad una grande vasca ottagonale di marmo bianco appositamente costruita.
La sistemazione attuale risale però al finire del ‘700, quando Pio VI volle far collocare al centro della piazza l’obelisco rinvenuto nel 1781 nel Campo Marzio. Ma l’architetto che ne fu incaricato – Giovanni Antinori – non riuscì nel suo intento, provocando la risposta sarcastica di Pasquino: l’obelisco non poteva essere eretto da un architetto il cui cognome anagrammato corrispondeva a “Non tirai”. Lo stesso architetto si prese però la rivincita, riuscendo nella sua impresa il 2 settembre 1786, e per l’occasione venne anche coniata una grande medaglia commemorativa.
Nel 1818 Pio VII fece sostituire da Raffaele Stern la vasca ottagonale – che venne posizionata nel chiostro della chiesa dei Santi Apostoli in piazza della Pilotta – con la conca di granito che faceva parte del grande abbeveratoio dell’allora Campo Vaccino, eretta nel 1593 su disegno di Giacomo Della Porta.
Insieme alla conca, della fontana di Campo Vaccino faceva parte anche un grande mascherone di marmo bianco realizzato da Bartolomeo Bassi che, dopo tanto peregrinare, andò ad abbellire la fontana di piazza Pietro d’Illiria, di fianco alla basilica di Santa Sabina sull’Aventino.
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